| 92573 | |
| IDG751202270 | |
| 75.12.02270 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| grevi v.
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| nota a trib. roma 23 giugno 1971
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| Giur. it., an. 124 (1972), fasc. 2, pt. 2, pag. 105-106
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d61017; d613
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| nessun dubbio ha l' a. sull' esattezza della massima per quanto
attiene al riconoscimento dei reati di violenza privata, abuso di
autorita' contro arrestati o detenuti e lesioni personali nelle
condotte violente poste in essere dagli ufficiali e agenti di polizia
giudiziaria che abbiano costretto alcuni inquisiti, in stato di
fermo, a confessare delitti mai commessi. l' a. osserva che
situazioni del genere non dovrebbero piu' verificarsi dopo che, con
la legge 5 dicembre 1969, n. 932, e' stato riservato esclusivamente
all' autorita' giudiziaria, il potere di procedere ad interrogatorio
dell' arrestato e del fermato, ed e' stato imposto all' autorita'
interrogante di avvertire l' interrogato che egli ha la facolta' di
non rispondere.
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| l. 5 dicembre 1969, n. 932
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