| 92589 | |
| IDG751202286 | |
| 75.12.02286 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| palazzo francesco carlo
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| considerazioni sul dolo del delitto di interesse privato in atti d'
ufficio
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| nota a cass. sez. vi pen. 11 maggio 1971
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| Giur. it., an. 124 (1972), fasc. 6, pt. 2, pag. 274-287
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d51113
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| la sentenza che l' a. annota risolve 2 aspetti problematici del dolo
del reato di interesse privato in atti d' ufficio (art. 324 codice
penale) e cioe', se l' elemento soggettivo di tale delitto sia il
dolo generico oppure specifico, e se sia o no necessaria la coscienza
del soggetto attivo di violare i doveri dell' ufficio. riguardo al
primo quesito l' a. condivide l' atteggiamento della suprema corte:
ritiene infatti che il dolo del delitto di interesse privato in atti
d' ufficio sia generico. riguardo al secondo problema l' a. non
condivide l' opinione della suprema corte la quale ha sempre risolto
il problema nel senso che per la sussistenza del dolo, di cui all'
art. 324 codice penale, e' irrilevante che il soggetto abbia la
consapevolezza di violare i doveri del proprio ufficio.
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