| l' ottantesimo anniversario della rerum novarum ha offerto a paolo vi
l' occasione per additare nella responsabilita' politica la maniera
piu' corretta di vivere l' impegno cristiano al servizio degli altri.
dopo aver analizzato la nostra epoca, caratterizzata dal rapido
passaggio dalla civilta' rurale alla civilta' urbano-industriale, e
dalla nascita di un nuovo proletariato, composto dai minorati, dai
disadattati, dai vecchi, dagli emigrati, dagli emarginati di diversa
origine, paolo vi esorta i cristiani a portare in tutte queste
situazioni un messaggio di speranza, attraverso una fraternita'
vissuta e una giustizia concreta. nella seconda parte del messaggio
sociale si individuano nell' uguaglianza e nella partecipazione, le
aspirazioni fondamentali dell' uomo dirette a promuovere una societa'
di tipo democratico, attraverso la sperimentazione di diversi modelli
di organizzazione sociale ed una ricerca aperta tra tendenze
ideologiche e pragmatiche, alle quali anche i cristiani educati alla
vita associata devono partecipare. nel contempo paolo vi definisce
contraddittoria l' adesione del cristiano ad ideologie che si
oppongono radicalmente o su punti sostanziali alla sua fede e
concezione dell' uomo, ed in particolare al marxismo e al
liberalismo, distinguendo poi pero', specie per il primo, ed e'
questa una novita' rilevante rispetto ai precedenti documenti
pontifici, i vari livelli in cui si esprime ed ammettendo con riserva
e con le dovute garanzie, la possibilita' per il cristiano di aderire
a determinate correnti storiche del socialismo. il messaggio termina
con l' esortazione all' impegno politico del cristiano "nella
legittima varieta' di opzioni possibili".
| |