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Documento


92868
IDG750300161
75.03.00161 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
galea ferdinandus
de personalitate poenae in doctrina didaci covarruviae
(sulla personalita' della pena nella dottrina di didaco covarruvio)
Apollinaris, an. 94 (1971), fasc. 1, pag. 127-167
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d9250
l' a. esamina la quinta asserzione di covarruvio secondo la quale in nessun caso puo' essere inflitta agli innocenti pena spirituale alcuna, ne' da dio ne' dagli uomini. le conclusioni cui giunge nel riassumere ed evidenziare il pensiero di covarruvio sono che in casi tassativi, espressamente previsti dalla legge, la giustizia divina o umana puo' colpire anche chi e' senza colpa. dio puo' punire anche con la morte gli innocenti per delitti commessi da altri perche' e' il signore della morte e della vita. gli uomini no. la giustizia umana puo' pero' punire con pene temporali, a vantaggio del bene comune, anche gli innocenti per i delitti altrui, purche' ci sia una qualche relazione giuridica o di parentela tra reo e punito. resta fermo il principio che agli innocenti non puo' essere comminata nessuna pena spirituale.
Ist. dir. ecclesiastico e canonico - Univ. FI



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