| 95472 | |
| IDG751203135 | |
| 75.12.03135 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| c.c.
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| nota a cass., sez. un., 19 gennaio 1974, n. 163
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| Rass. avv. stato, an. 26 (1974), fasc. 3, pt. 1, pag. 626-627
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d15
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| la sentenza annotata riafferma il principio secondo cui la
discriminazione tra la giurisdizione ordinaria e quella
amministrativa si risolve nella contrapposizione tra carenza di
potere ed esercizio scorretto di un potere realmente esistente. la
prima ipotesi ricorre sia quando nessuna norma attribuisce alla
pubblica amministrazione un determinato potere, sia quando il potere
attribuito viene esercitato in una situazione che non puo' essere
inquadrata nella fattispecie astratta contemplata dalla norma. la
seconda ipotesi ricorre quando l' attivita' amministrativa risulti
viziata nella forma o nel contenuto o nella competenza dell' organo
che l' ha posta in essere: in tali casi la situazione soggettiva del
cittadino, degradata al rango di interesse legittimo, puo' essere
tutelata solo dinanzi al giudice amministrativo.
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