| 97849 | |
| IDG750601470 | |
| 75.06.01470 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| pera g.
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| nota a cass. 9 febbraio 1973, n. 388 e cass. 20 settembre 1972, n.
2777
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| Foro it., vol. 96, an. 98 (1973), fasc. 2, pt. 1, pag. 360-361
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d710; d74700; d734; d40221
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| pratico
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| formale
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| l' a. fa rilevare come in genere la giurisprudenza affermi che, per
determinare la competenza, si deve tener conto esclusivamente della
parte del rapporto in contestazione, pur quando, per le eccezioni del
convenuto, venga in questione la sussistenza e la validita' dell'
intero rapporto obbligatorio, salvo che su siffatte questioni non si
chieda pronuncia con efficacia di giudicato. per questi motivi,
secondo l' a., la sentenza n. 2777 del 1972 solleva qualche dubbio.
egli sostiene che se la questione va vista inserendola nella
normativa del codice di procedura civile, e' difficile negare, in
relazione all' art. 34, che la lite sulla qualificazione del rapporto
ai fini della disciplina limitativa del licenziamento sia di valore
indeterminabile. a diversa conclusione si puo' invece giungere,
forse, facendo ricorso all' ultimo comma dell' art. 6 della legge 15
luglio 1964 n. 604, col risultato di demandare al giudice monocratico
tutte le cause in cui venga in questione la legge n. 604.
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| art. 34 c.p.c.
art. 18 l. 20 maggio 1970, n. 300
art. 6 l. 15 luglio 1964, n. 604
art. 1 l. 15 luglio 1964, n. 604
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| Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino
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