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Documento


97939
IDG750700139
75.07.00139 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
marcelli arnaldo
profili di illegittimita' costituzionale del trattamento pensionistico dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni
Nuovo dir. agr., an. 1 (1974), fasc. 2, pt. 1, pag. 109-113
d91278; d0110
l' a. rileva il contrasto con gli artt. 3 e 38 costituzione della legge 1957, n. 1047 nelle norme in cui limita il diritto a pensione dei superstiti ed aumenta l' eta' pensionabile dei lavoratori autonomi della terra. la norma riguardante i superstiti- ormai abrogata con legge 1969, n. 153 ma senza effetto per i superstiti sia degli iscritti anteriormente all' entrata in vigore di detta legge sia dei titolari di pensione con decorrenza anteriore al 1 gennaio 1970- postulando che i medesimi debbano considerarsi impegnati a continuare la conduzione dell' azienda familiare, avalla, secondo l' a., un concetto arcaico di famiglia che annulla ogni individualita' nei singoli componenti. la norma, poi, che allunga l' eta' pensionabile rispetto agli altri lavoratori. sarebbe basata su un concetto di vita collettiva, inaccettabile nella moderna realta' della famiglia contadina, secondo cui il lavoratore della terra, anche se in misura ridotta a causa dell' eta', puo' sempre concorrere ala lavoro generale. l' a. conclude osservando che, con le norme delegate di prossima emanazione, difficilmente si sanera' completamente l' incostituzionalita' fondamentale del trattamento pensionistico su esposto.
l. 26 ottobre 1957 n. 1047 art. 25 l. 30 aprile 1969, n. 153 art. 3 cost. art. 38 cost.
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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