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98083
IDG750601824
75.06.01824 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
pezzano g.
nota a cass. 18 aprile 1973, n. 1118
Foro it., vol. 96, an. 98 (1973), fasc. 9, pt. 1, pag. 2498-2499
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d3066; d30670
pratico
formale
l' a. analizza attentamente la annotata sentenza e sostiene quell' indirizzo interpretativo dell' art. 2735 del codice civile secondo cui, perche' la confessione stragiudiziale si consideri resa ad un rappresentante della parte ed abbia pertanto la stessa efficacia probatoria di quella giudiziale, non e' necessaria l' esistenza di un mandato e neanche di un obbligo legale di riferimento alla parte, ma e' sufficiente che, per le condizioni in cui e' resa, il confitente sia indotto a presumere che la controparte possa venirne a conoscenza e possa avvalersene. queste condizioni ricorrerebbero, secondo l' a., nella fattispecie concreta presa in esame dalla corte di merito.
art. 1916 c.c. art. 1965 c.c. art. 2735 c.c.
Scuola perf. dir. civile - Univ. Camerino



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