| affrontando il problema della legittimazione sostanziale, in materia
di contratto di locazione, l' a. sostiene la tesi che tale
legittimazione sia pure da riconoscere: a) al possessore di buona
fede ed anche a quello (nel caso di possesso non violento, non
clandestino, continuo ed ininterrotto) di mala fede; b) ai detentori
che hanno un interesse proprio ed indipendente da far valere sulla
cosa loro affidata (es: conduttore, comodatario, precarista). per
converso, l' a. esclude che siano legittimati a locare: a) il
domestico, l' ospite e tutti coloro i quali esercitano meri atti di
tolleranza, che si fondano su concessioni amichevoli, incapaci di dar
materia a situazioni protette dal diritto; b) i detentori nell'
interesse altrui, come il commesso, il mandatario ed il depositario
(salvo che non siano abilitati dal contratto
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