| l' a. fa un' analisi del ruolo e delle funzioni che la corte
costituzionale svolge nel sistema politico italiano, prendendo spunto
in primo luogo dalla decisione con la quale la corte costituzionale
ha ammesso la corte dei conti a promuovere giudizi di
costituzionalita' sull' esercizio delle funzioni di controllo sugli
atti emanati dal governo, con sentenza n. 226 del 1976. in secondo
luogo l' a. esamina i criteri seguiti dai partiti politici per la
designazione dei giudici di nomina parlamentare. secondo l' a., la
corte costituzionale si e' assunta di fatto poteri di controllo e di
indirizzo non solo sulla legittimita' costituzionale, ma anche sul
merito politico delle decisioni del legislatore. l' a. nega alla
corte costituzionale il ruolo di organo dotato di un vero e proprio
"indirizzo politico" autonomo che e' venuta attribuendosi, e nega che
esso risponda alla visione pluralistica contenuta nella costituzione.
il pluralismo costituzionale, infatti, aggiunge l' a., sotto il
profilo delle decisioni politiche, non comprende in se' corpi
separati, ma i partiti politici e le assemblee elettive.
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