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Documento


12308
IDG781300662
78.13.00662 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
giobbio aldo
i giovani e il mercato del lavoro. salario garantito per i disoccupati?
Fam. mese, an. 10 (1977), fasc. 11, pag. 47
(testo con illustrazioni)
d771; d7440
(Sommario: i 650 mila giovani che hanno risposto all' appello della legge anselmi hanno, secondo il giudizio di molti esperti, scarse probabilita' di inserimenti nel mondo del lavoro. di recente un gruppo di ricercatori del centro studi investimenti sociali (censis) e della fondazione agnelli hanno avanzato un' originale proposta per sbloccare la situazione. vediamo di cosa si tratta)
(Titoletti: secondo il censis e la fondazione agnelli la legge 285 sulla disoccupazione giovanile non puo' risolvere alla radice il grave problema. meglio sarebbe dare a tutti i senza lavoro un salario minimo garantito, lasciando le imprese libere di assumere oppure licenziare secondo il loro bisogno. una riforma profonda. pochi soldi ai privati. esiste il timore che la legge 285, che prevede, tra l' altro, l' impiego di giovani nel settore dei beni culturali (ad esempio nei musei) si trasformi in un meccanismo assistenziale per parcheggiare i disoccupati nella pubblica amministrazione. su 90 miliardi stanziati per quest' anno, infatti, 80 sono stati destinati ai progetti speciali dell' amministrazione e solo 10 al settore privato. tra le possibilita' offerte ai giovani disoccupati vi e' la difesa del suolo, compreso lo spegnimento di incendi. non si dovrebbe pero' trattare di attivita' che cessano una volta scaduto il contratto iniziale; i giovani dovrebbero poter offrire la loro opera, in forma professionale e permanente, a enti locali e comunita' montane. il problema dei laureati. da alcuni si sostiene che la situazione giovanile potrebbe sbloccarsi mettendo alla catena di montaggio geometri e periti. altri rispondono che si tratterebbe di una soluzione provvisoria, perche' non avrebbe senso continuare a sfornare geometri e periti, con sensibile onere per la collettivita', per poi adibi)
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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