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Documento


13359
IDG781310065
78.13.10065 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cossutta armando
perche' occorre modificare il decreto del governo sui debiti. chi dissesta i comuni
Rinascita, an. 34 (1977), fasc. 4 (28 gennaio), pag. 5-6
d1897
(Sommario: la crisi della finanza locale non deriva dalle troppe spese, ma dalla insufficienza delle entrate. lo stato e' debitore di diecimila miliardi. non basta assicurare in qualche modo la sopravvivenza dei comuni: il blocco delle attivita' comporterebbe drammatiche tensioni sociali e avrebbe ripercussioni sulla produzione
l' a. analizza il decreto emanato dal governo sui debiti a breve contratti dai comuni con le banche ed afferma che da esso non emerge chiaramente il riconoscimento che l' indebitamento dei comuni e la crisi della finanza locale non dipendono dalle spese eccessive che essi hanno compiuto, bensi' dalla insufficienza delle entrate degli enti locali rispetto ai compiti che devono svolgere. rileva che il decreto e' permeato da una concezione centralistica che contrasta l' azione delle autonomie locali. l' a. sostiene la necessita' di una riforma del reperimento delle risorse, che riesca ad impegnare tutto il sistema democratico, e quindi non solo l' amministrazione centrale ma anche le regioni e gli enti locali, in tutto il processo tributario nazionale. l' a. conclude sostenendo la necessita' di coordinare per legge, come prescrive la costituzione, la finanza pubblica, che e' una ed unitaria, e di distribuire su basi di certezza il gettito a favore dei diversi comparti dell' ordinamento statale.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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