| l' a. respinge la tesi secondo cui la sinistra marxista, al momento
della elaborazione della carta costituzionale, ha accettato
supinamente il modo di produzione capitalistico. tale tesi si fonda,
secondo l' a., sull' assunto che la societa' civile e' autonoma dallo
stato, che tra modo di produzione e forma politica non c' e' rapporto
di continuita'. al contrario, l' a. afferma che se pure la
costituzione non agisce direttamente sul modo di produzione, essa vi
agisce pero' indirettamente attraverso le forme politiche connesse al
modo di produzione. l' a. prende in esame criticamente varie tesi ed
afferma che dai partiti operai la costituzione non fu pensata come un
progetto di societa' conchiuso e definito, ma come un progetto di
trasformazione della societa'. l' art. 41 terzo comma della
costituzione, che attribuisce alla legge il compito di assegnare
"fini sociali" all' attivita' economica pubblica e privata,
attribuisce alle istituzioni della democrazia rappresentativa compiti
del tutto estranei a quelli che la borghesia ha assegnato
storicamente alla democrazia politica. la societa' politica puo'
quindi agire sulla societa' civile e l' art. 41 terzo comma afferma
il primato della politica sull' economia, la sottomissione del
sistema economico alle istituzioni di democrazia rappresentativa.
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