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Stampa d'opinione

Documento


17377
IDG791302614
79.13.02614 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
jemolo arturo carlo
quale rieducazione e' possibile? la pena di morte e il reticolato
Stampa, an. 113 (1979), fasc. 261 (15 novembre), pag. 3
d5035; f4251
l' a. afferma di essere contro la pena di morte piu' per istinto che per ragionamento e critica quanti vorrebbero da parte della chiesa una condanna della pena capitale: il vangelo, infatti, non e' un codice dei comportamenti sociali. del resto, rileva l' a., 25 o 30 anni di carcere sono irreparabili come lo e' la pena di morte perche' producono gravi cambiamenti nella vita di una persona. molti dicono che il carcere dovrebbe rieducare; ma, secondo l' a., cio' e' possibile solo quando si tratti di pene lievi e per persone non inclini alla violenza e dotate di senso morale; per il resto, e' impossibile parlare di efficacia rieducativa del carcere. l' a. conclude affermando che il problema della pena di morte non e' che un aspetto del diritto che ha la societa' di difendersi, condannando e punendo.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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