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17380
IDG791300258
79.13.00258 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
gozzini mario
la chiesa e lo stato nel giudizio di un cattolico. il vero bersaglio e' proprio l' aborto?
Unita', an. 56 (1979), fasc. 22 (26 gennaio), pag. 3
d51800; d941
(Sommario: nella polemica contro la legge alcuni settori dell' episcopato riaffacciano argomenti che sembravano superati. un tentativo di influire in senso conservatore sulla situazione politica italiana)
(Titoletti: nessuna autocritica. cause determinanti)
l' a. afferma che lo sviluppo della societa' italiana e la crescita della chiesa costituiscono 2 processi paralleli, che sono di sostegno l' uno all' altro; pero' le recenti polemiche sull' aborto e le richieste recentemente avanzate dal vaticano per modificare il testo di revisione del concordato mettono a dura prova, sostiene l' a., una siffatta convinzione. l' a. critica la tesi (recentemente avanzata da "civilta' cattolica") secondo la quale le leggi di uno stato devono conformarsi ad una legge superiore di ordine morale naturale. e' chiaro che quando la coscienza (o la religione) lo impongono, bisogna dire no alle leggi dello stato; ma il concetto stesso di legge naturale e' oggi posto in discussione dai teologi. riguardo all' aborto, l' a. si pone la domanda se la chiesa abbia intenzione di combattere il principio o la legge. tale dubbio emerge dal silenzio quasi assoluto da parte della chiesa finche' l' aborto era nella clandestinita'. il fatto che le condanne vengano fuori (e con tanta violenza) solo oggi, fa dubitare, secondo l' a., i non credenti della sua sincerita'. l' a. osserva inoltre che ai cattolici non conviene praticare la linea del referendum abrogativo (che favorirebbe l' avvento dell' aborto libero e selvaggio voluto dai radicali) e sostiene che la legge non afferma la liceita' morale e giuridica dell' aborto e quindi non contrasta, in linea di principio, con la legge naturale. se l' obiettivo e' quello di combattere la piaga dell' aborto, la discussione dovrebbe riguardare solo i mezzi da attuare. l' a. sostiene che vanno tutelati i pochi medici non obiettori e invita la chiesa a impegnarsi in positivo e a non cercare di sfruttare la questione dello aborto per scopi diversi.
l. 22 maggio 1978, n. 194
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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