| 17382 | |
| IDG791300342 | |
| 79.13.00342 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| bo carlo
| |
| i cinquant' anni dei patti lateranensi. la chiesa concordataria e'
soltanto un ricordo
| |
| | |
| | |
| | |
| Corr. sera, an. 104 (1979), fasc. 35 (11 febbraio), pag. 2
| |
| | |
| d943; d944
| |
| | |
| | |
| | |
| il concordato, al momento della sua stipulazione, archiviava 60 anni
di storia. chiesa e stato puntavano a sfruttare la situazione. la
chiesa non godeva di grandi attenzioni; il papa era un personaggio
misterioso; la fede era un fatto personale: cio' aiuta a capire la
spaccatura che separa il nostro tempo da quello di pio xi e di
mussolini. ci sarebbe voluta un' altra guerra perche' anche la chiesa
cattolica potesse andare incontro al mondo. nel dopoguerra, la chiesa
appariva come un arbitro supremo. con la caduta del fascismo, lo
scontro temuto fra clericali e laici non avvenne. vi furono
incomprensioni e ritardi; per diversi anni si cerco' di rifarsi ai
modelli del passato. entrava in giuoco la liberta' che obbedisce solo
al bisogno del cuore. il concilio rendeva ancora piu' evidente la
distanza dallo spirito del concordato. oggi la chiesa non e' piu'
italiana ma universale. non esistono piu' traumi (nessun trauma, ad
esempio, nel caso del divorzio). lo spirito ha le sue strade e gli
uomini non possono interromperle; della chiesa del concordato resta
solo il ricordo di una delle tante prove superate. piu' la chiesa si
stacca dal mondo della politica, piu' e' autorizzata a parlare al
mondo e servire lo spirito.
| |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |