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| IDG791300374 | |
| 79.13.00374 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| zizola giancarlo
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| a 50 anni dai patti lateranensi, mentre se ne discute la revisione.
le contraddizioni del concordato
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| Giorno, an. 24 (1979), fasc. 35 (11 febbraio), pag. 3
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| d943; d944
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| (Sommario: lo statuto privilegiato (che autorizzava il carattere
confessionale) fu pagato con la liquidazione dei diritti politici dei
cattolici e con il bavaglio alla critica. tardivi i rimpianti di pio
xi per l' uso repressivo che fece il regime di un patto in cui la
chiesa aveva guadagnato materialmente quanto perduto spiritualmente.
da molte parti ci si domanda se ora, con un pontefice polacco al
vertice, il nuovo concordato serva meno di un tempo a rendere "il
tevere piu' largo")
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| (Titoletti: processo politico. pesante remora. l' uso dello stato.
incertezza statutaria)
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| l' 11 febbraio 1929 mussolini e il cardinale gasparri firmavano i
patti lateranensi. il concordato appariva come la garanzia suprema
della pace religiosa. il concordato in realta' veniva a bloccare il
processo politico sviluppatosi fin dall' inizio del secolo. la chiesa
accettava l' astensionismo politico e si autoriduceva ad attivita' di
culto. il cattolicesimo democratico che il concordato aveva
emarginato pote' riprendere all' assemblea costituente il proprio
movimento. de gasperi, aldo moro, giuseppe dossetti invocarono allora
la revisione del concordato. l' articolo 7 della costituzione apparve
contraddittorio. il processo di revisione del concordato si e'
sviluppato con una serie di trasformazioni dopo 30 anni dalla firma
dei patti. si apre ora il problema se, per un concordato morto, un
sistema neoconcordatario possa sopravvivere. si levano speranze e
timori.
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| art. 7 cost.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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