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| IDG791300439 | |
| 79.13.00439 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| sassoli domenico
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| i termini della "questione romana". dalla presa di roma alla
conciliazione
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| Popolo, an. 36 (1979), fasc. 35 (11 febbraio), pag. 3
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| d943; d944
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| l' a. sottolinea come gia' nel 1929 fu chiara l' importanza della
firma dei patti lateranensi, che poneva la fine del "potere
temporale" dei papi e lamenta che una parte della storiografia laica
abbia falsato il giudizio storico vedendo la questione solo come
pretesa del papato alla restituzione del "dominio usurpato". e' pur
vero, osserva l' a., che una parte dei "clericali" non abbandono' per
lungo tempo l' idea di un ritorno del "papa-re"; fatto sta che le
polemiche fra gli "opposti estremismi" falsarono i termini reali
della questione. il rammarico e' che gli accordi furono raggiunti
durante il regime totalitario: sturzo per primo comprese i pericoli
che derivavano da una conciliazione con una dittatura che potesse
favorire la restaurazione di uno "stato cattolico", nel quale la
chiesa inculcasse al popolo i propri principii morali sfruttando un
sostegno autoritario e dispotico da parte dello stato. anche de
gasperi aveva una precisa visione dei rischi a cui si andava
incontro, ma riconosceva che ben difficilmente la chiesa avrebbe
potuto rinunciare alla firma dei patti. e cosi' come de gasperi,
conclude l' a., molti altri uomini di fede e di ispirazione
democratica si attestarono sull' accettazione del fatto compiuto.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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