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Documento


17420
IDG791302728
79.13.02728 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
vassalli giuliano
norme gravi sono contenute nei provvedimenti antiterrorismo varati il 15 dicembre dal governo. sulla strada che sostituisce la polizia alla magistratura
Avanti, an. 83 (1979), fasc. 301s (30 dicembre), pag. 1
(testo con illustrazioni)
d187; d542; d611
(Sommario: introdotto il "fermo di polizia". allargata la possibilita' di interrogatori senza il difensore. la durata della carcerazione preventiva in contrasto con gli auspici internazionali)
l' a. commenta il decreto-legge varato dal governo il 15 dicembre per intensificare la lotta al terrorismo, rilevando in primo luogo che appare poco corretto inserire in un medesimo provvedimento disposizioni penali e disposizioni processuali. il decreto puo' essere diviso in 6 parti; nella prima e' previsto l' inasprimento delle pene per i delitti collegati al terrorismo, ma e' da dubitare che un terrorista esaltato possa recedere dalle proprie intenzioni criminose in virtu' di tale disposizione. l' a. esprime perplessita' anche sull' efficacia della seconda parte, che prevede riduzioni di pena per coloro che collaborino con la polizia; critica poi l' istituzione del fermo di pubblica sicurezza (terza parte del decreto) che riporta la nostra legislazione indietro di 10 anni ed e' formulata in maniera alquanto imprecisa. la quarta parte e' dedicata all' aumento dei termini della carcerazione preventiva e all' aumento dei casi in cui e' vietata la concessione della liberta' provvisoria: anche queste norme costituiscono un passo indietro rispetto alle leggi processuali varate all' inizio degli anni '70. l' a. rileva infine che le ultime due parti, tendenti a incrementare i controlli sui depositi bancari, serviranno a poco e denotano una crescente sfiducia nei confronti della magistratura.
d.l. 15 dicembre 1979, n. 625 l. 6 febbraio 1980, n. 15
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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