| l' a. osserva che il discorso con il quale il comandante dei
carabinieri, corsini, ha chiesto che sia messo da parte il garantismo
esprime un reale disagio delle forze dell' ordine; a tale disagio i
garantisti devono dare precise risposte. l' a. rileva che i
garantisti chiedono il piu' fermo rispetto delle leggi (discorso,
questo, giustissimo) e sostengono il principio in base al quale l'
opinione non e' mai perseguibile; negli stati uniti vige invece il
principio che, in determinati casi, puo' essere perseguibile
penalmente anche l' opinione. ma negli stati uniti si e' formata una
comunita' che si riconosce intorno ad alcuni valori fondamentali che
vanno strenuamente difesi; i nostri garantisti, evidentemente,
escludono che tale tipo di comunita' esiste in italia e non sono
quindi disposti a distinguere fra dissenso e dissenso. l' a. ammette
che il proprio ragionamento puo' essere rischioso ma invita a
riflettere sul perche' in italia non si e' ancora formata una
piattaforma di essenziali consensi; il partito armato puo' fare
grossi passi avanti anche se non si riesce a rispondere alla domanda
posta da corsini: c' e' in italia una causa comune che giustifichi i
rischi di chi ci difende?
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