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17605
IDG801300403
80.13.00403 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
saraceni luigi
affari e politica dentro il tribunale
Repubblica, an. 5 (1980), fasc. 44 (22 febbraio), pag. 8
d0230; d023
l' a. rileva come, nelle polemiche in corso sul modo di amministrare giustizia a roma, suscitate dal caso dei fratelli caltagirone, sia corrente la preoccupata affermazione che ci si trovi di fronte ad uno scontro di potere all' interno della magistratura romana, inquinata ormai dalla "commistione tra politica e giustizia". certo, afferma l' a., il palazzo di giustizia romano e' stato in piu' occasioni teatro di faide di potere, ma il caso dei 34 sostituti della procura romana e dei 15 giudici della sezione fallimenti non ha nulla a che vedere con tutto questo: non si tratta di una rivendicazione di potere ma di una istanza consapevole e democraticamente espressa di radicale mutamento dei criteri di gestione del potere da parte dei capi degli uffici. certo, lo scandalo caltagirone richiede un intervento urgente sul funzionamento degli uffici giudiziari della capitale, ma al di la' di esso e' necessario intervenire sui meccanismi istituzionali che lo hanno reso possibile; occorrono, sottolinea l' a., criteri democratici nella scelta dei capi e nell' assegnazione dei processi.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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