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Documento


197
IDG751300759
75.13.00759 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
buono antonio
l' attacco alla giustizia
Giornale, an. 2 (1975), fasc. 154 (5 luglio), pag. 1
d0230
a proposito dell' assassinio di un alto magistrato di catanzaro, l' a. rileva che la delinquenza si sente piu' forte della giustizia. mentre negli anni ruggenti del gangsterismo americano non si attentava alla vita dei giudici, da noi ora il giudice non e' piu' considerato uomo al di sopra delle parti. l' a. ritiene che a questo risultato portino, sia pure inconsapevolmente, le fazioni politiche che vogliono il giudice uomo di parte, e gli stessi poteri dello stato, che gli negano una legislazione efficace. sicche' e' il giudice stesso che, rimosso da quel livello di autorita' che gli dovrebbe competere per l' indipendenza delle sue funzioni, si confonde nella mischia sociale. il mito del giudice risulta cosi' distrutto.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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