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Documento


26371
IDG821302309
82.13.02309 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Colletti Lucio
Cambiamo Repubblicaé
Espresso, an. 28 (1982), fasc. 37 (19 settembre), pag. 66-78
(testo con illustrazioni)
D021; D020; F421
(Sommario: Lo chiedono in molti, e da sinistra. Il sistema parlamentare - dicono - modellato 38 anni fa non riesce piu' a garantire la governabilita' del paese. Se e' cosi', come cambiarlo? Ecco un' analisi preliminare e alcune proposte per ridare efficienza alle istituzioni)
L' A. afferma che la cronica instabilita' dei nostri Governi e' dovuta alla inadeguatezza del sistema di governo parlamentare previsto dalla nostra Costituzione. Le disfunzioni attuali erano gia' state ampiamente previste in sede Costituente, dove Calamandrei si dichiaro' favorevole ad una Repubblica presidenziale. Quella italiana, prosegue l' A., e' una "democrazia mediata" in cui l' elettore non puo' minimamente influire nella scelta del Governo, che rimane invece nelle mani dei partiti: ed e' da qui che derivano tutte le degenerazioni del sistema. L' A. analizza quindi la linea politica portata avanti da DC e PCI negli ultimi anni, sottolineando come entrambi i partiti mirino, pur con presupposti e finalita' diverse, al mantenimento dello "status quo". Analizzando infine le possibili riforme istituzionali, l' A. si dichiara d' accordo con quanto sostengono un gruppo di costituzionalisti (guidati da Gianfranco Miglio) i quali propongono l' istituzione del "Governo di legislatura".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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