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Documento


26610
IDG821302550
82.13.02550 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rodota' Stefano
Tortura "buona" e tortura "cattiva"
Nuova polizia, an. 6 (1982), fasc. 7-8, pag. 10-11
(testo con illustrazioni)
D866; D0402
L' A. (Deputato al Parlamento) si dichiara preoccupato per le reazioni che hanno fatto seguito all' arresto di 5 poliziotti accusati di violenze nei confronti di terroristi detenuti. E' infatti assai grave che si dimentichi come l' arresto sia venuto dopo precisi ed accurati accertamenti, che i poliziotti sono sottoposti alla legge come ogni altro cittadino e che i giudici avevano l' obbligo di intervenire. L' episodio dimostra che vi e' un pericoloso atteggiamento mentale, che porta qualcuno a chiedere nuove norme a tutela della polizia e che fa dimenticare che non esiste una tortura "buona" e una "cattiva". Le istituzioni pubbliche, prosegue l' A., hanno il dovere di agire sempre e comunque in modo civile e conforme alla legge. L' A. invita pertanto a combattere con fermezza ogni abuso, anche per consolidare i rapporti fra polizia e cittadini.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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