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| IDG821302553 | |
| 82.13.02553 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Coiro Michel
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| Quando la "tolleranza" e' pericolosa
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| Nuova polizia, an. 6 (1982), fasc. 9, pag. 13-15
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| (testo con illustrazioni)
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| D866; D0402; D0230; D18706
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| (Sommario: La maggiore professionalita' di polizia e magistratura,
meglio delle violenze assicureranno risultati positivi nella lotta al
terrorismo e alla criminalita' e salveranno il nostro patrimonio di
civilta' giuridica faticosamente conquistato)
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| L' A. (magistrato) osserva che l' episodio dell' arresto di 5
poliziotti accusati di torture nei confronti dei terroristi deve
essere valutato tenendo presente il ruolo di polizia e magistratura
nell' ambito del processo penale. Ricorda come questo si sia evoluto,
rispetto al periodo fascista, in modo da incrementare i compiti del
magistrato rispetto a quelli della polizia; in seguito, e' stata
posta in atto una politica tendente a ridurre le garanzie processuali
e a giudicare con comprensione alcuni abusi delle forze di polizia,
tollerati dalla magistratura. L' A. lamenta che, insieme a questa
politica, polizia e magistratura abbiano introdotto delle pratiche
illegali giustificate con la necessita' di combattere piu'
efficacemente il terrorismo e la criminalita'. Le violente reazioni
che hanno fatto seguito all' arresto dei 5 poliziotti hanno la loro
radice proprio nella convinzione che, in qualche caso, e' lecito
ricorrere a pratiche illegali. L' A. invita polizia e magistratura al
pieno rispetto della legalita': si otterranno risultati maggiori e si
difendera' il nostro patrimonio di civilta' giuridica.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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