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Documento


26712
IDG821302653
82.13.02653 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pajardi Piero
Questa legge non e' fatta bene
Giornale, an. 9 (1982), fasc. 238 (31 ottobre), pag. 6
D02302
(Sommario: Illogico "trasferire" un' inchiesta solo perche' un giudice e' mini-azionista)
L' A. ritiene che lo sconcerto del cittadino di fronte alle difficolta' che talvolta si presentano per l' identificazione di incompatibilita' tra giudici e casi o persone da giudicare, sia un problema di scrupoli eccessivi: il concetto di fondo e' che il nitore della giustizia costituisce il presupposto indispensabile perche' il cittadino possa avere fiducia nella serenita' di giudizio. Nel caso di un magistrato che debba essere giudicato di insolvenza in quanto azionista di una banca, l' A. sottolinea la differenza tra l' effetto economico provocato dal pericolo di bancarotta su ogni azionista e la possibilita' reale che ogni proprietario di azione si costituisca parte civile contro la banca. Ugualmente nella dichiarazione di incompentenza di giudizio di un magistrato, si potrebbe distinguere tra persona offesa di reato e persona civilmente danneggiata. L' A. conclude con la constatazione che ancora una volta si e' di fronte a leggi fatte male, il che causa poi le lamentele nei confronti delle perplessita' dei giudici e dei loro contrasti.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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