| Secondo l' A., il problema della moralizzazione della vita pubblica
e' collegato al decadimento del sistema giudiziario, politico e
ordinario. In primo luogo occorrerebbe riformare la Commissione
Parlamentare Inquirente, disponendo che i voti della maggioranza non
siano, da soli, sufficienti a determinare l' archiviazione. In
secondo luogo dovrebbe bastare un numero ragionevolmente piccolo di
voti per disporre la trasmissione degli atti ai giudici ordinari, per
una regolare istruttoria, con successiva restituzione al Parlamento
perche' decida definitivamente per il proscioglimento o per il rinvio
a giudizio degli inquisiti. Per quanto riguarda gli apparati
giudiziari ordinari, occorrerebbe istituire un effettivo controllo su
tutti i magistrati, stabilendo il principio della "obbligatorieta'
dell' azione disciplinare", quando necessario. Tale controllo
dovrebbe essere esercitato dal Consiglio Superiore della
Magistratura, riformando la legge istitutiva di esso a garanzia che
ne facciano parte coloro che, magistrati o "laici", abbiano dato
prove della piu' assoluta e indiscussa rettitudine. Infine,
occorrerebbe disporre la temporaneita' degli uffici giudiziari piu'
importanti e stabilire l' assegnazine automatica degli "affari"
giudiziari.
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