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Documento


26958
IDG821310069
82.13.10069 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Neppi Modona Guido
Desta piu' di un sospetto il punto 5 del "decalogo" Spadolini. La supplenza del giudice
Rinascita, an. 39 (1982), fasc. 33 (3 settembre), pag. 9
D02302
Rilevato l' ampliamento del ruolo di supplenza della Magistratura, l' A. ritiene che certe proposte tendenti a limitare l' indipendenza di essa, in particolare i poteri di iniziativa dell' azione penale del Pubblico Ministero, trovino la spiegazione nel fatto che questo ruolo di supplenza non si e' mosso a senso unico. In certi casi, pero', la supplenza si e' trasformata in "congenialita'" agli assetti di potere, attraverso canali sotterranei, sottratti ad ogni possibile controllo ma formalmente coperta dall' indipendenza. Il problema consiste, quindi, in un corretto rapporto tra indipendenza e responsabilita'. L' A. respinge le proposte del Ministro della Giustizia sulla responsabilita' disciplinare dei giudici e ritiene che per impostare correttamente questo rapporto non occorrano grandi riforme. Basta tener ferma la distinzione tra i controlli sulle decisioni, attraverso i mezzi di impugnazione processuali, e le regole per evitare che posti chiave siano dati a giudici strumentalizzabili a fini di parte.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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