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| IDG821302993 | |
| 82.13.02993 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Macri' Vincenzo
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| Legge Antimafia. Pecunia olet. Primo, sospettare dei ricchi e dei
loro conti in banca
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| Manifesto, an. 12 (1982), fasc. 247 (5 novembre), pag. 8
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| D51310
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| L' A. prende in esame la portata innovativa della legge "antimafia" e
le sue reali possibilita' di applicazione sul fronte della lotta
contro le cosche mafiose. In primo luogo avverte che la legge
suddetta non stabilisce con immediatezza la sorte delle aziende
mafiose confiscate. Non meno rilevanti sono i problemi che attengono
alle esigenze connesse alla configurazione del reato di "associazione
di tipo mafioso". La legge, infatti, reprime soltanto le singole
realizzazioni del programma criminoso, senza colpire la struttura
organizzativa che le genera, le organizza e le porta a compimento. E'
altresi' discutibile la norma che introduce l' obbligo di fornire la
dimostrazione della legittima provenienza di beni, per le persone
indiziate di appartenere ad associazioni mafiose. La confisca dei
beni, infatti, viene effettuata qualora si verifichi la sussistenza
di indizi da parte del Tribunale, da cui si possa trarre la
convinzione della provenienza illecita del patrimonio in base alla
sperequazione tra tenore di vita ed entita' dei redditi dichiarati.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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