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| IDG831301919 | |
| 83.13.01919 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Buffa Giovanni
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| La riforma del settore non piu' dilazionabile. Su codici e
carcerazione preventiva comincia il confronto parlamentare
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| Avanti, an. 87 (1983), fasc. 217 (15 settembre), pag. 3
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| D023; D6113; D68
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| (Sommario: La protesta attuata dai detenuti e' sintomo di una
situazione giunta a livelli esplosivi. La posizione delle forze
politiche)
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| L' Ufficio di presidenza allargato della Commissione Giustizia della
Camera ha affrontato il tema dell' ordine da dare ai lavori per l'
esame dei provvedimenti riguardanti la riforma dei codici e la durata
della carcerazione preventiva. L' A. esamina criticamente le
posizioni delle varie forze politiche nei confronti di questi
problemi; in particolare, per quanto riguarda la delega per la
riforma del codice di procedura penale, quale era stata approvata
dalle Commissioni Giustizia delle Camere prima del loro scioglimento.
Secondo l' A., quel testo era improntato ad una logica di emergenza
antiterroristica che mal si concilia con un codice destinato ad
essere operante in tempi di normalita'. La delega vanificava quasi
del tutto la logica "accusatoria", segnando un ritorno al processo
inquisitorio. L' A. esamina alcuni punti qualificanti che devono
essere modificato perche' il "nuovo" non risulti piu' antico del
"vecchio": i poteri del P.M.; procedimenti istruttori limitati; reati
per i quali conservare il mandato di cattura obbligatorio; limiti
alla segretezza; sanzioni per i giudici che non rispettino termini
perentori o che privino ingiustamente i cittadini della loro liberta'
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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