| Dal convegno, cui hanno partecipato la meta' dei componenti del
Consiglio Superiore della Magistratura, giudici e politici, e'
emerso, in particolare, che la riforma dell' ordinamento giudiziario
deve puntare sull' indipendenza della Magistratura e sulla
professionalita' dei suoi singoli componenti. Bonifacio, ex
presidente della Corte Costituzionale, nelle conclusioni, ha
delineato i contenuti di questa professionalita' e il ruolo del
Consiglio Superiore che, salvaguardando l' indipendenza, nell' ambito
della legge ponga dei limiti alla attuale illimitata discrezionalita'
dei giudici. Per quanto riguarda la riforma dell' ordinamento, e'
auspicabile una riforma globale e radicale, ma bisogna procedere con
fermezza ad attuare una riforma parziale dopo l' altra, secondo le
possibilita' ed i tempi richiesti. Secondo Giuseppe Tamburrino,
Procuratore Generale della Corte di Cassazione, occorrerebbe una
legge quadro che fissasse i principi e gli orientamenti generali
della riforma, in modo da consentire di attuare subito i punti piu'
urgenti.
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