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Documento


27296
IDG831301943
83.13.01943 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Anzani Giuseppe
La Camera giudica se stessa oltre a Negri
Avvenire, an. 16 (1983), fasc. 209 (16 settembre), pag. 1
D021120; D6113
L' A. rileva che il "caso Negri" si presta a diverse chiavi di lettura. Sul piano giuridico il discorso e' facile: vi sono precise imputazioni in base alle quali viene chiesto l' arresto di Negri per quei reati il mandato di cattura e' obbligatorio. Dal punto di vista politico-parlamentare il discorso e' piu' complesso, in quanto si intrecciano motivazioni di vario genere; quanti pero' chiedono che Negri resti libero perche' e' da molti anni in stato di carcerazione preventiva, dimenticano che e' stata la Camera stessa ad approvare l' attuale normativa in materia. La questione piu' spinosa e' pero' quella attinente al comportamento che lo Stato deve tenere nei confronti di chi si e' reso protagonista degli "anni di piombo"; a tale proposito, l' A. ritiene che una certa indulgenza e' auspicabile, ma solo dopo che siano stati individuati e colpiti tutti i colpevoli e tutte le forme di colpevolezza di cui ognuno si e' reso protagonista.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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