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| IDG831302109 | |
| 83.13.02109 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Redazione
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| Pensioni: se il tetto scricchiola, indicizziamolo
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| Sole, an. 119 (1983), fasc. 218 (20 settembre), pag. 17
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| D1425; D703
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| Vengono riportate alcune reazioni al d.l. 12 settembre 1983, n. 463.
Secondo i responsabili della Federazione Nazionale Dirigenti d'
Azienda (FNDAI), per evitare un ulteriore e piu' grave appiattimento,
occorre rivalutare le pensioni, agganciandole almeno al 75% delle
variazioni dell' indice ISTAT sul costo della vita. E', inoltre,
necessario che il "tetto" delle stesse pensioni sia periodicamente
adeguato in modo da coprire esattamente il 100 per 100 delle
variazioni dello stesso indice. Altro aspetto esaminato e' quello
dell' attuale confusione esistente all' interno dell' INPS fra
assistenza e previdenza. Secondo Vito Scalia, presidente dell'
Associazione italiana ceti medi e produttivi, l' unica proposta seria
di risanamento dell' INPS consiste nella elevazione dell' eta'
pensionabile. Il deputato democristiano Publio Fiori ha presentato
una proposta di legge sulla perequazione delle pensioni pubbliche per
agganciare definitivamente al costo della vita e alle contrattazioni
i trattamenti di quiescenza. Ruggero Ravenna, presidente dell' INPS,
ha polemizzato con lo Stato che "ci sta chiedendo di sostituirci al
Fisco adottando sistemi molto discutibili, come per esempio, la
semplice dichiarazione di responsabilita'".
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| d.l. 12 settembre 1983, n. 463
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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