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Documento


27496
IDG831302143
83.13.02143 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Recanatesi Alfredo
Le linee ispiratrici della 468 che ha cambiato criteri e adempimenti per il controllo della finanza pubblica: le promesse mancate della legge di bilancio. Una finanziaria ridotta a strumento per piccoli aggiustamenti contabili
Sole, an. 119 (1983), fasc. 226 (29 settembre), pag. 5
D18901
La l. 5 agosto 1978, n. 468, di riforma del bilancio dello Stato, prevede la legge finanziaria, strumento che avrebbe dovuto costituire un sostanziale passo verso la razionalizzazione del governo della finanza pubblica. L' A. ripercorre criticamente le vicende delle leggi finanziarie, dalla riforma ad oggi, per sostenere che essa e' stata svuotata e ridotta a sancire aggiustamenti contabili che non soddisfano l' esigenza di interventi profondi e strutturali, esigenza che emerge dalla dimensione, dalla natura e dalla dinamica dello squilibrio finanziario del settore pubblico. D' altra parte non e' stata posta mano nemmeno alla compilazione del bilancio pluriennale che con la legge finanziaria rappresenta la novita' di rilievo della legge di riforma. Di fatto, sostiene l' A., si e' rinunciato a governare la finanza pubblica per ripiegare soltanto in azioni di puro contenimento monetario che poco o nulla hanno a che fare con la questione, ben piu' sostanziale, dell' amministrazione delle risorse che il settore pubblico preleva e poi redistribuisce nel sistema.
l. 5 agosto 1978, n. 468
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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