| La l. 5 agosto 1978, n. 468, di riforma del bilancio dello Stato,
prevede la legge finanziaria, strumento che avrebbe dovuto costituire
un sostanziale passo verso la razionalizzazione del governo della
finanza pubblica. L' A. ripercorre criticamente le vicende delle
leggi finanziarie, dalla riforma ad oggi, per sostenere che essa e'
stata svuotata e ridotta a sancire aggiustamenti contabili che non
soddisfano l' esigenza di interventi profondi e strutturali, esigenza
che emerge dalla dimensione, dalla natura e dalla dinamica dello
squilibrio finanziario del settore pubblico. D' altra parte non e'
stata posta mano nemmeno alla compilazione del bilancio pluriennale
che con la legge finanziaria rappresenta la novita' di rilievo della
legge di riforma. Di fatto, sostiene l' A., si e' rinunciato a
governare la finanza pubblica per ripiegare soltanto in azioni di
puro contenimento monetario che poco o nulla hanno a che fare con la
questione, ben piu' sostanziale, dell' amministrazione delle risorse
che il settore pubblico preleva e poi redistribuisce nel sistema.
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