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Documento


27937
IDG831302578
83.13.02578 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Di Pietro Lucio; (a cura di Pansa Giampaolo)
Magistrati alla sbarra/A colloquio con Luca Di Pietro. Se qualcuno parla io, giudice, controllo. Cosi' ho indagato anche su Tortora"
Intervista
Repubblica, an. 8 (1983), fasc. 256 (30 ottobre), pag. 9
(testo con illustrazioni)
D023; D0230; D611; D51310
(Sommario: "Mi danno fastidio sia gli innocentisti che i colpevolisti". "Sta cadendo il principio, il pilastro dell' omerta', ma lo Stato per ora offre soltanto una speranza a chi si dissocia" 3 "Una condanna d' immagine senza appello". "Inserire nel codice delle attenuanti". "Trovare un teste oggi e' come trovare l' oro")
L' A. lamenta che oggi vi sia nei confronti dei giudici una ingiustificata mania di critica, che porta a giudicarne l' operato prima ancora di sapere come finira' il processo; in questa situazione il magistrato si sente isolato e privo di tensione morale. L' A. affronta poi il fenomeno della criminilita' organizzata, ponendo in risalto come recenti confessioni abbiano infranto il mito dell' omerta'; considerando questa novita', e' necessario inserire nel codice delle attenuanti in favore di chi renda eccezionali servigi alla giustizia. L' A. conclude parlando dell' inchiesta che ha portato all' arresto di oltre 800 persone sospettate di appartenere alla camorra, sottolineando le difficolta' che si possono incontrare in indagini di questo genere.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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