Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


28036
IDG831302677
83.13.02677 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Carobene Benito
Al convegno di Pavia "processo" all' imposizione personale progressiva. Imputata IRPEF, discolpati: hai deluse troppe promesse
Convegno organizzato dall' Istituto di Finanza dell' Universita' e dalla Camera di Commercio sul tema "La crisi dell' imposizione personale progressiva sul reddito in Italia", Pavia, ottobre 1983
Sole, an. 119 (1983), fasc. 252 (29 ottobre), pag. 10
D2306; D203
Il professor Cesare Cosciani ha rilevato alcuni problemi connessi con la riforma tributaria del 1983: quello della ristrutturazione dell' Amministrazione; quello relativo alle "sperequazioni che favoriscono i redditi da lavoro dipendente", in particolare per quanto riguarda l' elevazione delle aliquote per i redditi piu' bassi con il contemporaneo incremento delle agevolazioni per i percettori di tali redditi. Cio' ha creato grosse sperequazioni, specialmente per i redditi medio-bassi, e ha accentuato la progressivita' dell' imposta. Ha suggerito un correttivo, onde evitare assurde sperequazioni in tema di progressivita'. Antonio Pedone, professore di Scienza delle Finanze, rilevata la difficolta' di controllare oltre 20 milioni di contribuenti, ha, tra l' altro, proposto di affiancare al metodo diretto- analitico su base documentale anche altri metodi indiretti di determinazione del reddito imponibile. Giulio Tremonti, professore di diritto tributario, ha sollevato critiche all' IRPEF attraverso la critica della rappresentanza politica, della legislazione, dell' eccesso di aree fuori imposizione, della politica amministrativa. Rolando Valiani, presentando una ricerca, ha mostrato che la crisi dell' imposta progressiva e' presente anche in altri Paesi come la Francia e la Gran Bretagna. Molto interessante appare la struttura di un' imposta britannica che ha uno scaglione iniziale ad aliquota costante e di ampiezza tale da comprendere gran parte dei contribuenti e in particolare dei lavoratori dipendenti, cosa questa che permette di ridurre il "fiscal drag".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati