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Documento


28119
IDG831302760
83.13.02760 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ramat Marco
Mafia e camorra. Ma gli avvocati non hanno proprio niente da dire?
Unita', an. 60 (1983), fasc. 243 (14 ottobre), pag. 4
D51310; D96900
L' A. lamenta che, mentre viene spesso e anche dibattuto il ruolo della magistratura nella lotta contro la criminalita' organizzata, altrettanto non viene fatto per quanto riguarda la posizione degli avvocati. Viene da domandarsi come mai vengono promosse tante indagini contro giudici sospetti di aver collaborato con la mafia, mentre se viene fatto il nome di un avvocato sorge la solidarieta' di tutti i colleghi senza che venga minimamente il dubbio se sia il caso di aprire una inchiesta. Bisognerebbe forse riesaminare il ruolo svolto dagli avvocati nell' ambito del processo penale; e' vero che la legislazione dell' emergenza ha gravemente ridotto le possibilita' d' intervento dei difensori, che spesso anzi sono stati visti come un ostacolo per lo svolgimento dei processi, ma non e' sufficiente questo per rifiutarsi di ridiscutere il ruolo dell' avvocatura.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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