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Documento


28145
IDG831310054
83.13.10054 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Brutti Massimo
Rischiose ipotesi di un esecutivo senza controllo. Ma questa e' una manovra conservatrice
Rinascita, an. 40 (1983), fasc. 41 (21 ottobre), pag. 5
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D021; F420
L' A. prende spunto dalle reazioni contro la sentenza della Corte Costituzionale 11 ottobre 1983, n. 307, che ha dichiarato illegittime alcune norme in materia finanziaria, limitative dell' autonomia regionale, e contro la bocciatura del d.l. 5 ottobre 1983, n. 529 sul condono edilizio, per svolgere un' analisi su alcune proposte di riforma istituzionale. L' A. sostiene che siamo in presenza di una strategia istituzionale che rivendica il primato del Governo centrale sul Parlamento, oltre che sulle autonomie. Questa strategia si fonda sulla diagnosi che la crisi istituzionale nasce dalla complessita' del sistema politico e piu' precisamente dall' efficienza del Parlamento. Attraverso una riforma del sistema elettorale, con l' introduzione della "clausola di sbarramento", fissata al 5%, si verificherebbero mutamenti di posizioni tali da determinare, secondo i sostenitori di questa strategia, afferma l' A., un rapporto di forze che potrebbe favorire l' affermazione di un primato istituzionale del Governo sul Parlamento. L' A. sottopone a critica questa strategia che, afferma, oltre a favorire la liquidazione dello Stato sociale, puo' produrre effetti deteriori sulle stesse garanzie democratiche.
d.l. 5 ottobre 1983, n. 529 C. Cost. 11 ottobre 1983, n. 307
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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