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Documento


28173
IDG831302808
83.13.02808 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Felisetti Dino
L' opposizione di DC e PCI. Riforma del processo penale: due culture a confronto
Avanti, an. 87 (1983), fasc. 261 (5 novembre), pag. 7
D68
Ripercorso criticamente l' iter parlamentare della riforma del codice di procedura penale, dalla legge delega del 1974 ad oggi, l' A. ritiene che comunisti e democristiani non vogliano, sostanzialmente, l' attuazione di questa riforma. Queste forze politiche si richiamano, in materia, ad una cultura del processo che l' A. definisce "cattolica", cioe' confessoria e penitenziale e, quindi, necessariamente inquisitoria e segreta. Nel frattempo proliferano proposte di "novelle", cioe' di riforme disarticolate e settoriali, come quelle sulla carcerazione preventiva, sui poteri del Pubblico Ministero, sulla comunicazione giudiziaria, sulla riparazione degli errori giudiziari, sulla modifica delle competenze che, presentate come anticipazioni del nuovo codice, in effetti rischiano di eludere o di rinviare "sine die" la riforma vera e propria, cioe' la trasformazione del rito da inquisitorio in accusatorio.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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