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| IDG831302823 | |
| 83.13.02823 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Amato Niccolo'; (a cura di Bonifacio Paolo, Caselli Giancarlo,
Covatta Luigi, Russo Franco, Saraceni Luigi, Vassalli Giuliano, Vigna
Pierluigi, Violante Luciano)
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| Realismo e giustizia nel disegno di legge sui dissociati
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| Dibattito
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| Avanti, an. 87 (1983), fasc. 276 (23 novembre), pag. 5
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| D5101
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| Il dibattito si e' incentrato sul tema della dissociazione politica
dal terrorismo. E' emerso che lo Stato deve incoraggiare il fenomeno
offrendo ai "dissociati" la possibilita' di reinserirsi nella
societa'. In questo senso e' orientato il disegno di legge presentato
da Vassalli e Covatta, che intende essere un segnale verso una
legislazione piu' "normale". Secondo Bonifacio, occorre recuperare
quello che e' stato perduto, in termini di civilta' del diritto,
durante la fase dell' emergenza. Secondo Amato, alla risposta
repressiva dello Stato deve, ora, far seguito una risposta politica,
che non sia il classico "colpo di spugna", come sarebbe un' eventuale
amnistia, ma deve invece essere equilibrata con esigenze di
pacificazione e di recupero sociale. Luciano Violante, tra l' altro,
ha detto che occorre essere attenti agli eccessi di discrezionalita'
dei giudici. Per il giudice Caselli occorre saper distinguere tra le
dissociazioni sincere e quelle strumentali. Secondo Vigna, esiste una
dissociazione dal terrorismo che va incentivata a prescindere dalla
collaborazione. Per Franco Russo il terreno sul quale occorre
muoversi e' quello delle carceri perche' non siano, come nel passato,
luogo di reclutamento per le formazioni terroristiche. Luigi Saraceni
ha affermato che il problema di fondo non e' quello della
dissociazione ma quello della prevenzione.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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