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Documento


28345
IDG831302981
83.13.02981 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tosi Silvano
Il Concordato va rivisto ma seguendo le regole
Nazione, an. 125 (1983), fasc. 312 (15 novembre), pag. 1
D9430
L' A. affronta la questione della procedura da seguire per l' approvazione della revisione del Concordato, di cui e' stata annunciata la "sesta bozza". Secondo l' A., e' indispensabile, sia per motivi politici che di carattere istituzionale, che il Parlamento si pronunci sulla bozza di accordo prima della firma delle due parti contraenti. Respinge la tesi secondo cui il Parlamento potrebbe pronunciarsi attraverso i Gruppi parlamentari e, quindi, il Governo, tenutone conto in qualche modo, potrebbe firmare il protocollo con la Santa Sede. Dopo, il documento ufficiale tornerebbe alle Camere per la ratifica, senza subire alcun mutamento. Secondo l' A., che richiama la direttiva parlamentare del 1976 che impegnava il Governo "a riferire al Parlamento prima della stipulazione del protocollo di revisione", il "consenso del Parlamento alla revisione dei Patti Lateranensi deve solennemente celebrarsi nelle apposite sedi delle Camere, alla luce del sole e con una responsabile discussione su un documento da votare".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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