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| IDG831302986 | |
| 83.13.02986 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Avella Gianfranco, Bernardi Alberto, Spataro Armando; (a cura di
Tamburino Giovanni, Obici Luigi)
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| Quattro giudici a confronto. Quale legge per i dissociati
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| Dibattito
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| Paese sera, an. 34 (1983), fasc. 304 (10 novembre), pag. 5
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| D5101
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| Sulla opportunita' a breve termine di una legge che preveda
trattamenti del tutto particolari per i dissociati, si sono
pronunciati i giudici nel corso del dibattito. Armando Spataro:
questa proposta e' non solo prematura, ma anche pericolosa se non si
distingue chiaramente il dissociato dal pentito. Gianfranco Avella:
il problema del recupero di giovani indottrinati da falsi maestri si
pone, tuttavia occorre farlo con mezzi chiari e non ambigui e senza
che cio' rappresenti una penalizzazione di chi ha davvero
collaborato. Secondo Giovanni Tamburino, una legge sui dissociati
corre il rischio di prendere in considerazione una categoria morale,
al contrario di quella sui pentiti che tiene conto della
collaborazione e quindi delle conseguenze esterne processualmente
accertabili; il reato associativo e' particolarmente grave perche'
colpisce interessi collettivi. Secondo Alberto Bernardi, e' prematuro
un provvedimento del genere, come se il terrorismo fosse un fenomeno
estinto e si intendesse, per questo, avviare una politica di clemenza
generalizzata; e' opportuno uscire dalla logica dei provvedimenti
eccezionali e pensare strumenti che disciplinino insieme
collaborazione e dissociazione.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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