| L' A. conclude con questo articolo l' indagine sul diritto di
sciopero e la sua regolamentazione, riferendo l' opinione di alcuni
studiosi della materia. Secondo Giuseppe Pera, una regolamentazione
per legge del diritto di sciopero sarebbe astratta, "una costruzione
giuridica al tavolo della teoria. Meglio spingere nel senso dell'
autoregolamentazione, che va ampliata e approfondita". Guido Zangari
riferisce sulle proposte della Commissione da lui presieduta,
istituita presso gli uffici della Funzione Pubblica col compito di
analizzare il problema del diritto di sciopero. Per il settore
pubblico, la Commissione indico' la via di accordi triennali tra
Amministrazione e sindacati piu' rappresentativi, accordi resi
impegnativi per tutti gli addetti con decreti emanati successivamente
dalla Presidenza del Consiglio. Per il settore privato, la
Commissione si pronuncio' per ipotesi di accordo depositate, e quindi
rese pubbliche ed impegnative, presso la segreteria del CNEL o del
ministero del Lavoro. Tiziano Treu si e' sempre pronunciato a favore
di tentativi "al di fuori e prima della legge". Occorre tener
presente l' esperienza di altri Paesi come la Germania, la Svezia e
la Francia, che basano il diritto di sciopero su procedimenti di
autodisciplina o sulla giurisprudenza, non sulla legge.
| |