Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa d'opinione

Documento


28428
IDG831303065
83.13.03065 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Antonini Ezio
Ma i vecchi errori restano tutti
Sole, an. 119 (1983), fasc. 256 (3 novembre), pag. 2
D18239; D540
Dopo la caduta del d.l. 5 ottobre 1983, n. 529 sul condono dell' abusivismo edilizio, il Governo si accinge ad emanare un nuovo provvedimento di condono. L' A. sostiene che questo provvedimento, in sostanza, ripete gli stessi errori del precedente. Secondo l' A., l' esigenza di emanare un condono edilizio non limitato alle infrazioni modeste e' da ricercare negli interessi connessi alla speculazione selvaggia, al capitale mafioso che ha scoperto che l' edilizia abusiva costituisce una forma interessante di investimento e che ora preme perche' essa venga integralmente legalizzata. Se il Governo riproporra' un condono edilizio indiscriminato come il precedente non vi sono dubbi: sono questi gli interessi dai quali esso e' tenuto in ostaggio.
d.l. 5 ottobre 1983, n. 529
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



Ritorna al menu della banca dati