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28430
IDG831303067
83.13.03067 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Amato Amedeo
Uno studio promosso dai Giovani Imprenditori analizza le distorsioni del sistema del collocamento. Meno vincoli per lavorare tutti
Sole, an. 119 (1983), fasc. 256 (3 novembre), pag. 3
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D731
(Sommario: Per difendere l' occupazione occorre, piu' che una legge, un nuovo tipo di relazioni industriali.)
Premessa una breve analisi comparata sulla produttivita' in Italia ed in altri Paesi industrializzati, appare evidente che una politica di sostegno alla produttivita' potrebbe assumere un ruolo centrale sia in funzione anti inflazionistica, sia ai fini dell' aumento della competitivita' e, quindi, dei livelli occupazionali. L' A. riferisce su uno studio promosso dal Comitato centrale dei Gruppi Giovani Industriali della Confindustria, che approfondisce, in particolare, le implicanze per la produttivita' delle imprese industriali, dei vincoli posti all' allocazione e alla organizzazione del lavoro: quelli connessi al sistema di collocamento, alle assunzioni obbligatorie, al funzionamento della Cassa integrazione guadagni, alla durata e flessibilita' dell' orario di lavoro, alle interdipendenze tra livelli di professionalita' e differenziali retributivi. La proposta complessiva che emerge dallo studio riguarda l' esigenza di un nuovo tipo di relazioni industriali che tenga fermi gli obiettivi di difesa dei lavoratori, senza tuttavia mitizzare la conservazione della regolamentazione attuale. Tale regolamentazione ha infatti il duplice difetto di risultare fortemente inefficace al perseguimento degli effetti che essa stessa si propone e di porre vincoli che incidono gravemente sulla produttivita' del lavoro.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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