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Stampa d'opinione

Documento


28821
IDG831300257
83.13.00257 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bobbio Norberto
Democrazia reale e partiti. Quel voto di scambio
Stampa, an. 117 (1983), fasc. 18 (23 gennaio), pag. 1-2
D0433; D0210
L' A. osserva che tra l' elettore e l' eletto si instaura un rapporto di "do ut des": il cittadino vota per un candidato affinche' questi, una volta eletto, agisca poi in suo favore. L' elettore non puo' pero' sapere con certezza quale sara' il grado di potere del candidato votato; il rapporto che si instaura e' percio' simile a quello di un contratto aleatorio in cui ad una prestazione certa di una parte corrisponde una prestazione incerta dell' altra parte. Vi sono pero' elettori che agiscono senza un eccessivo interesse per il proprio interesse immediato. Questo puo' essere definito "voto di opinione", mentre il precedente e' un "voto di scambio". L' A. ritiene che, piu' frequenti sono le elezioni, maggiori sono i voti di scambio rispetto a quelli di opinione. Tali osservazioni, conclude l' A., dimostrano che in crisi non e' la democrazia, ma una sua falsa immagine.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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