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Documento


32076
IDG841301106
84.13.01106 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Niceforo Orazio
I cattolici "diversi" in un mondo "ostile"
Com - Nuovi Tempi, an. 10 (1983), fasc. 35 (20 novembre), pag. 11
D0412; D18401
L' A., dell' Ufficio Scuola Nazionale del PSI, si inerisce nel dibattito sul documento della CEI sulla scuola cattolica. Esaminato criticamente tale documento nel contesto storico-culturale in cui si inserisce, l' A. ritiene, in particolare, che la richiesta di finanziamenti da parte dello Stato a favore della scuola cattolica e' da respingere. Non solo come richiesta in se', ma in quanto viene riproposta la dipendenza-discendenza della cultura della fede, quella "istituzionalizzata" nella tradizione della Chiesa cattolica. Questa impostazione e' agli antipodi della concezione del mondo e della storia laica e relativistica, ideologicamente pluralistica. Lo Stato dovrebbe fornire i mezzi materiali con i quali i cattolici dovrebbero provvedere alla loro riproduzione ideologica e culturale. Atrettanto si dovrebbe fare, polemizza l' A., con i "marxisti" o con qualunque altro gruppo di cittadini portatori di una particolare concezione del mondo. I cattolici, quindi, sono liberi di promuovere le "loro" scuole; lo Stato deve provvedere, invece, alla scuola di "tutti" i cittadini italiani. Il documento della CEI, conclude l' A., sembra animato dal timore che la capacita' della religione cattolica di estendere o conservare la propria influenza possa manifestarsi solamente in un "luogo" protetto dalla concorrenza di altri modelli e valori culturali, a spese dello Stato.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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