| Meglio sarebbe stato che la Chiesa, con la revisione del Concordato,
avesse rinunciato ad un insegnamento confessionale nella scuola
pubblica, per un insegnamento "laico", pluralistico, non
confessionale di storia delle religioni e del pensiero religioso. Non
essendo stata accolta questa impostazione, nel nuovo Concordato l'
insegnamento della religione si effettua nell' ambito del rispetto
della liberta' del cittadino sancito dalla formula che prevede "il
diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi" di questo
insegnamento. A questo punto l' A. respinge le proposte tendenti ad
introdurre nella scuola secondaria superiore un insegnamento che
dovrebbe "educare" alla problematica delle religioni; un insegnamento
che si richiamerebbe, in sostanza, ad una visione religiosa della
vita. Con l' introduzione di questa nuova materia di studio si
finirebbe, sostiene l' A., col vanificare la scelta operata dal nuovo
Concordato, rendendo praticamente obbligatorio un insegnamento
caratterizzato ideologicamente in senso religioso. Non terrebbe conto
del rispetto della liberta' di coscienza di quanti non hanno una
concezione religiosa del mondo, partendo da presupposti ideologici e
culturali ateistici.
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