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Documento


32237
IDG841301267
84.13.01267 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Mannuzzu Salvatore
Violenza sessuale/Parlamento. Epitaffio per un comitato ristretto
Manifesto, an. 14 (1984), fasc. 84 (8 aprile), pag. 5
D5170
L' A. lamenta che il comitato ristretto, costituito per definire la legge sulla violenza sessuale, non sia riuscito a svolgere il proprio lavoro nei termini previsti. Le principali responsabilita' sono dei partiti della maggioranza (eccettuato il PRI), spesso assenti; si e' cosi' raggiunto l' accordo solo su questioni di secondaria importanza, mentre restano irrisolti i punti piu' controversi, riguardanti la perseguibilita' d' ufficio, la costituzione di parte civile dei movimenti femminili, l' inserimento della violenza sessuale fra i reati contro la persona. Dopo aver sottolineato l' importanza che riveste la legge per l' affermazione e la difesa dei diritti delle donne, l' A. sottolinea che la perseguibilita' d' ufficio e' necessaria perche' la donna che ha subito la violenza e' condizionata nella sua scelta. I movimenti femminili devono poter intervenire nei processi per controllarne lo svolgimento; questo punto ha grande valore anche dal punto di vista della partecipazione. Su questa legge, in definitiva, entrano in gioco fondamentali questioni riguardanti la liberta' e l' uguaglianza.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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