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| IDG841301285 | |
| 84.13.01285 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Sansa Adriano
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| Argomenti. Perche' io giudice cerco di non mandare i condannati in
queste celle
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| Messaggero, an. 106 (1984), fasc. 95 (7 aprile), pag. 17
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| D6440
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| L' A. (pretore a Genova) osserva che la realta' penitenziaria di oggi
rende vano il fine rieducativo della pena, previsto dalla
Costituzione. Di fronte a questa situazione il giudice si trova in
grave imbarazzo, e finisce per considerare anche le condizioni delle
carceri al momento di decidere la pena da infliggere. L' A. lamenta
che non vengano attuate alcune elementari misure per rendere piu'
celeri i processi, come la ridistribuzione dei giudici, l' assunzione
di nuovi magistrati, l' aumento delle spese per la giustizia. Una
volta diminuita la popolazione carceraria per effetto della celerita'
dei processi e della limitazione dei casi di arresto in flagranza,
bisognera' adoperarsi per rendere le carceri piu' umane.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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